Villa Crespi è un comprensorio di circa 2000 mq
con relativo giardino sito in Via G. A. Guattani, 17, gioiello architettonico dello Stile Liberty e dell’Art Nouveau, edificato nel 1908 dalla Famiglia Crespi, successivamente acquistato dalla Marchesa Theodolj ed infine acquisito dall’ex Conservatorio di Santa Eufemia per finalità assistenziali. Originariamente il sito della villa era molto più esteso dell’attuale comprendendo quella che oggi è Villa Mirafiori e Villa Crespi.
L’area, infatti, era parte della residenza della contessa Rosina Vercellana, contessa di Mirafiori, cioè prima amante ufficiale poi moglie morganatica, del re Vittorio Emanuele II che vi risedette durante la breve permanenza del Re al Quirinale. Alla morte del re nel 1878 il complesso venne ceduto e lottizzato: dell’antica Villa Mirafiori rimangono solamente il palazzo principale, dove ha sede la Facoltà di Filosofia dell’Università degli Studi di Roma “La Sapienza”, e una picola porzione di parco.
Villa Crespi fu costruita nel 1907 per il commendatore Domenico Crespi. Già nel 1937 era sede del Conservatorio di S. Eufemia. L’edificio principale, in stile barocchetto, è a tre piani scanditi da imponenti fasce marcapiano con le finestre ornate da balaustre e sormontate da cornici in stucco di stile settecentesco con volute e festoni. All’interno si possono ammirare numerose e splendide opere d’arte, legate alle vicende del conservatorio di Sant’Eufemia. Nella Cappella del Conservatorio sono conservate: un’Annunciazione (1580 ca) attribuita a Cesare Nebbia e proveniente dalla Chiesa di S. Urbano; una tela con S. Eufemia (1631-1633) di Andrea Camassei, già nella chiesa di S. Eufemia (distrutta nel 1812); una testa reliquiario in argento dorato di Santa Martina, commissionata da Pietro da Cortona, che la lasciò al Conservatorio la sua intera eredità. Nello scalone che conduce al primo piano dell’edificio si trova la tela con i Santi Carlo, Francesco e Nicola (primo quarto del XVII sec.) di Ottavio Leoni o Lioni detto “il Padovano”, già nella demolita chiesa di S. Urbano.
Tale struttura, al cui interno è annessa anche una Cappella privata e una Collezione di Arte Sacra proveniente dalla Chiesa di Santa Eufemia al Foro Traiano demolita nel 1812 e dalla Chiesa di S. Urbano demolita nel 1932 nell’ambito dei lavori volti alla costruzione di Via dell’Impero (odierna Via dei Fori Imperiali) è stata il teatro di ben 70 set cinematografici e televisivi del miglior cinema italiano quali “Il Giardino dei Finzi Contini”, “C’era una volta in America”, “Famiglia Ricordi”, “I Ragazzi di Via Panisperna”, “Crimen”, “Il Prefetto di Ferro”, “Aldilà del bene e del male”, “Buone notizie” etc. girati da registi del calibro di Vittorio De Sica, Sergio Leone, Liliana Cavani, Mario Camerini, Gianni Amelio, Elio Petri, Mauro Bolognini etc.
Villa Crespi è annoverata nella sua totalità nel patrimonio indisponibile degli IRAS, in parte quale Centro polifunzionale per la Terza Età e sede legale dell’Ente e per la restante porzione – in particolare l’intero piano terra con i locali di rappresentanza – quale bene artistico tutelato ai sensi del D.Lgs. 22 gennaio 2004, n. 42 e s.m.i. per lo svolgimento di attività di natura culturale, sociale ed aggregativa coerenti con gli scopi dell’IPAB.