In attuazione di un apposito Protocollo di intesa sottoscritto con Roma Capitale in materia di politiche sociale, gli IRAS, promuovono congiuntamente alla Parrocchia di Santa Maria del Divino Amore, la realizzazione del progetto sperimentale “Divino Amore”, rivolto alle persone disabili e ai loro familiari e rientrante nell’ambito delle Opere del Santuario della Madonna del Divino Amore, che ha trovato idonea collocazione nell’attuale Casale S. Benedetto, di proprietà degli IRAS e opportunamente già ristrutturato a spese del Santuario, costituito da tre distinti complessi, dei quali due comprendono un totale di 11 camere, a più posti, mentre il terzo complesso si riferisce ad un ampio spazio disponibile per le attività aggregative diurne.
Il progetto assume un valore di assoluta fisionomia innovativa, rispetto alle attuali strutture di accoglienza per disabili, per il fatto che, per la prima volta, coinvolge fattivamente i famigliari e, per le famiglie più disagiate, ipotizza un’accoglienza continua, 24 ore su 24, oltre che prevedere, inoltre, tutta una serie di attività di sostegno con una spiccata caratteristica di sinergia fra loro, e la possibilità di un Centro diurno per disabili, nel cui ambito sono previste attività laboratoriali nel settore del giardinaggio e sperimentazione della cosiddetta “pet-therapy”, cui si aggiungono – grazie alla disponibilità dell’Auditorium del Santuario – un laboratorio teatrale e musicale dotato di ogni ausilio tecnologicamente rilevante, anche in relazione alla sua capienza di ben 800 posti, per attività di musicoterapia e l’adiacente maneggio, il quale rientra nel complesso delle strutture che sinergicamente vanno a costituire il progetto pilota stesso.
La possibilità di utilizzare un Centro diurno per i soggetti diversamente abili consentirà di prevenire quelle situazioni negative, nell’interno dei nuclei famigliari, conseguenti alle difficoltà di gestione di soggetti che, per la loro limitata autonomia, hanno bisogno di attenzione e cure continue e non sempre disponibili. Le persone disabili saranno ospitate presso il Casale di S. Benedetto, in un contesto di protezione e tutela; mentre le loro famiglie potranno partecipare alla vita quotidiana, alle attività programmate ed anche essere presenti, quindi ospitate, durante i pasti, momento di importante aggregazione comunitaria. Le famiglie in grave disagio (per esempio abbandono del gruppo famigliare da parte di un coniuge) viceversa potranno essere ospitate presso la Casa stessa oppure la adiacente struttura “Casa del Pellegrino“, nell’interno del Santuario, ed essere affrancate dai disagi della solitudine.