Si informa, scusandoci per il disagio, che la Chiesa di Santa Caterina della Rosa ai Funari resterà chiusa, sarà possibile prenotare la visita inviando il modulo allegato in calce.
Il Compendio Monumentale di Santa Caterina della Rosa ai Funari
comprende la omonima Chiesa di Santa Caterina ai Funari e le relative pertinenze ubicate in Via M. Caetani, 8 e 9, già adeguati funzionalmente e destinati, secondo le previsioni di cui all’articolo 1, comma 5 dello Statuto, a sede della “Collezione permanente di Arte Sacra dell’I.R.ASP nonché per attività di natura culturale, sociale e istituzionale coerenti con gli scopi dell’ASP stessa”.
La chiesa è attestata in una bolla di Celestino III del 1192 con il nome di Sancta Maria dominae Rosae e di Sancta Maria in castro aureo. Questo duplice nome indica da una parte la fondatrice della chiesa e del monastero annesso (domina Rosa, sconosciuta); e dall’altra il fatto che la chiesa era costruita vicina ai resti del Circo Flaminio (il castrum aureum con cui erano chiamate le rovine del circo nel Medioevo). E’ attestato pure (bolla del 1422) l’appellativo di San Lorenzo(comprovato dalla recente scoperta di tracce di una iscrizione dipinta con il nome S. Laurentius).
Il nome attuale le deriva dai fabbricanti di funi che esercitavano il loro mestiere nel quartiere, e che ancora oggi dà il nome alla via su cui sorge la chiesa. Nel 1536 papa Paolo III concesse la chiesa a Ignazio di Loyola, che fondò nel monastero una casa per ragazze povere. Nel 1560 Ignazio di Loyola suggerì al cardinale Federico Cesi, che finanziò l’opera, di ricostruire la chiesa e di dedicarla a santa Caterina d’Alessandria; incaricato dei lavori che si conclusero nel 1564 fu Guidetto Guidetti, allievo di Michelangelo. Dal 3 al 7 dicembre 1572 fu esposta nella Chiesa la salma del cardinale Ippolito II d’Este, deceduto il 2 dicembre, che era patrono dell’ospizio delle “ragazze pericolanti”, annesso alla Chiesa.
La facciata richiama modelli rinascimentali; il campanile è costruito utilizzando i resti di una torre medievale. All’interno, a navata unica con tre cappelle per lato, si possono ammirare opere di primo valore dei più famosi artisti del manierismo romano:Incoronazione di Maria di Annibale Carracci (1600); Deposizione di Girolamo Muziano; Assunzione di Scipione Pulzone (1598); Storie di Santa Caterina di Federico Zuccari; Martirio di Santa Caterina e Gloria della Santa di Livio Agresti; Storie di San Giovanni di Marcello Venusti. L’annesso e retrostante monastero fu demolito nel 1940 e la prevista ricostruzione non fu mai realizzata. Il complesso rimase in uno stato di degrado ed abbandono, finché non furono effettuati scavi archeologici che hanno riportato alla luce la Crypta Balbi, oggi riaperta al pubblico.
Per i gruppi si consiglia di prenotare la visita compilando il modulo disponibile in questa pagina onde evitare di arrecare disturbo ai fedeli negli orari suindicati di apertura ordinaria.
Per le visite occorre compilare il modulo scaricabile ed inviarlo via email.
Modulo prenotazione Visite Chiesa di S. Caterina della Rosa ai Funari
Regolamento fruizione Chiesa S. Caterina
Le visite possono essere effettuate esclusivamente dal lunedì al venerdì (escluse festività) dalle ore 9.30 alle ore 15.45 (orario di chiusura).